Giunti Editore: Scrittori Giunti
Rigore di testa. Storie di pallone, paradossi, algoritmi: il calcio e i numeri come non li avevate mai immaginati
Marco Malvaldi, Paolo Cintia
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 192
Tra una birra ghiacciata e un pacchetto di noccioline, gli animi s'infiammano davanti alla tv accesa con la finale di Champions League: parte la discussione, volano spintoni e moccoli, neanche fosse una puntata del Processo di Biscardi. Chi è più forte tra Messi e Cristiano Ronaldo? Il miglior portiere in circolazione? E il campionato più difficile in cui giocare? Potrebbero sembrare le solite chiacchiere da bar, ma fino a un certo punto: il calcio è una cosa seria. Oggi infatti accanto alle statistiche più semplici di ogni giocatore - gol segnati, minuti di imbattibilità, presenze - disponiamo di una valanga di dati, come i chilometri percorsi, il numero di tocchi di palla o la percentuale di passaggi riusciti. Analizzando questa enorme mole di informazioni, un gruppo di studiosi ha sviluppato una serie di algoritmi che consentono di prevedere la performance, il rendimento sul campo e la crescita dei singoli calciatori, ma anche di confrontare tra loro allenatori, squadre e campionati internazionali. In pratica, il sogno di ogni fantacalcista. A partire da storie di gol impossibili, calciomercati disastrosi e partite fuori dall'ordinario, Marco Malvaldi e Paolo Cintia ci raccontano la scienza dei dati applicata allo sport più amato del mondo, spiegano con ironia usi e abusi del calcolo delle probabilità, svelano le variabili che si nascondono dietro a ogni azione. E ci mostrano che forse anche il libro del calcio, come quello della natura, è scritto in caratteri matematici.
Tre cene (l'ultima invero è un pranzo)
Francesco Guccini
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 180
«Non aspettatevi grandi avvenimenti dalle cose che andrò raccontando, fulminanti colpi di scena come agnizioni improvvise o finali drammatici o misteri iniziali che poi, a poco a poco, logicamente sgretolati dalle deduzioni di un abile investigatore, si dipanano e si mostrano in tutta la loro enigmatica chiarezza»: così ci avverte Francesco Guccini, in apertura del primo dei tre racconti che compongono questo libro. «È semplicemente la storia di una cena, e di alcuni amici; una storia di quelle quasi come le favole che ci raccontavano da piccoli, già sentita tante volte ma che amavamo ci raccontassero ancora e ancora, per il solo piacere di stare lì ad ascoltare...». E così, accompagnati dalla sua voce, seguiamo gli amici protagonisti in una notte d'inverno, mentre la neve cade, fino alla prima delle locande dove trascorreranno una notte di buon cibo e molto vino, di risate e un po' d'amore; una di quelle notti in cui l'amicizia e la sazietà aiutano a non ascoltare i presagi della vita che corre. Questa prima cena ha luogo prima dell'ultima guerra nell'Appennino tra Bologna e Pistoia, la successiva ci racconta lo stesso mondo quarant'anni dopo, l'ultima – che non è invero una cena, bensì un pranzo di mezza estate che si protrae fino a un grande falò notturno – si svolge nel giorno di un'eclissi di sole. Dai poveri anni Trenta alla disillusa fine del Novecento, passando dalle speranze dei Settanta, nelle tre compagnie di amici che si avvicendano, nei loro scherzi, nelle loro sbronze, nei cibi che scelgono di mangiare ritroviamo il sapore del nostro passato e rileggiamo noi stessi con divertimento e malinconia. Francesco Guccini inanella tre storie che diventano una sola e dà vita a nuovi, memorabili, bizzarri eroi della sua epica del tempo perduto.
L'americana
Heddi Goodrich
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 348
Frida ha sedici anni quando, dall'Illinois, approda a Castellammare di Stabia per uno scambio culturale. Un anno di scuola e di vita in una famiglia italiana, e per Frida comincia una stagione di scoperte, di shock culturali, di entusiasmo, di amore, dolore e crescita in un sovvertimento di sensi che, ancora una volta dopo Perduti nei Quartieri Spagnoli, affascina e spiazza il lettore italiano offrendo un punto di vista empatico, sorprendente, su di noi e le nostre vite. Da subito, Mamma Anita s'impone come un personaggio grandioso: estroversa, carnale, priva di schemi, un ciclone di donna che afferra Frida con impeto eppure, a suo modo, con delicatezza, portando una ragazza che è poco più di una bambina nel mondo delle donne adulte, dei sentimenti, delle passioni, delle ferite. Così Frida cresce, attraverso l'educazione di Anita e l'amore per Raffaele, il ragazzo sbagliato, quello che non avrebbe dovuto incontrare, vicino al mondo della camorra, il giovane violento, arrogante e però quello che, più di tutti, porta impresso il marchio della sua ferita, della sua bruciante dolcezza.
La traversata della Mangrovia
Maryse Condé
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 288
Francis Sancher è morto. Chiunque a Rivière au Sel lo ha maledetto almeno una volta, eppure nessuno diserta la sua veglia funebre. Qualcuno gli è stato amico, alcune donne lo hanno amato follemente e portano in grembo il frutto del loro amore, altri ancora hanno sperato che morisse e sono forse contenti di non averlo dovuto uccidere con le proprie mani. Ma l'affascinante e ricco straniero, la cui vita resta avvolta nel mistero, ha sicuramente lasciato un segno indelebile negli abitanti di questo piccolo paesino della Guadalupa. Una piccola comunità divisa da tensioni razziali e sociali, un contesto intriso di superstizioni ma anche di aneliti al cambiamento, dove molti cercano di sganciarsi dall'eredità familiare, che a volte costituisce un fardello insopportabile. Interrogandosi sulla funzione e i limiti della letteratura, "La traversata della mangrovia" è un gioco di specchi in cui il continuo salto di prospettiva illumina con luce nuova ciò che si è appena letto, perché la verità è un obiettivo a cui tendere, mai assoluta, mai completamente definita, o afferrabile. In un'atmosfera sospesa tra realtà e finzione, al lettore non resta che abbandonarsi al flusso di coscienza dei personaggi nel tentativo - mai risolto - di far collimare i pezzi di un puzzle destinato a rimanere incompleto.
Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove
Giuseppe Montesano
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 1920
Quest'opera-mondo, che racconta la creatività umana, la letteratura, il pensiero, le arti figurative e la musica, dai lirici greci a Bob Dylan, da Catullo a Maria Callas, dal Gilgamesh a Roberto Bolaño - ognuno può trovare il ''da/a'' che preferisce, il più divertente, il più coerente, il più assurdo, il più iperbolico - è forse, prima di tutto, un atto d'amore. Amore verso la vita, prima ancora che verso la lettura, perché non c'è pagina, che parli di poesia T'ang, di sapienti indiani, di Marziale o di Friedrich Nietzsche, in cui non si intraveda nitidamente la vita del ragazzo, del giovane, dell'uomo che su quelle pagine si è entusiasmato, si è interrogato e ha sognato, e che di quelle pagine si è nutrito fino a tramutarle in sua carne e suo sangue.
Cristolu
Salvatore Niffoi
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 180
È una domenica dei morti quando don Frunza, il prete di Orotho, vicino a una lapide del camposanto si imbatte in una strana scatola di latta. La apre, e dentro trova una pila di pagine scritte a mano. Sul primo foglio, un frontespizio disegnato a pastello, è raffigurato un Cristo nudo e crocifisso a due tavoloni, mentre il titolo recita: Barore Suvergiu, noto Cristolu. Vita e morte di un frate bandito. Il racconto è tragico e avvincente, ha i tratti della parabola, e don Frunza decide di leggerlo a puntate durante le sue omelie, per gremire i banchi ormai vuoti della chiesa del paese. Di sermone in sermone scopriamo così la storia di Cristolu, ragazzo magnetico, viscerale e un po' folle, che in gioventù compie alcuni miracoli per poi entrare in convento. Tuttavia, il giorno in cui il corpo di sua sorella Pauledda viene trovato massacrato - il figlio di uno dei Don del paese l'ha violentata e uccisa - la sua vocazione s'incrina irreparabilmente. Cristolu invoca «una giustizia impaziente e terrena» e con un manipolo di compagni si dà alla macchia, mina la sicurezza delle strade e terrorizza i Sioppo, i Melonza e i Thruccu, le famiglie che spadroneggiano su Orotho. Un crescendo tumultuoso che porterà Cristolu a un atroce finale. Quello stesso finale che padre Frunza, minacciato dagli eredi dei Don e intimidito dagli alti prelati, dovrà scegliere se leggere fino in fondo durante la messa cantata.
Quando volevamo fermare il mondo
Antonio Fusco
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 252
Solitario, taciturno, appassionato di musica rock, Massimo Valeri è un ispettore di polizia, da tutti chiamato l'Indiano per via dei tratti somatici ereditati dalla madre, una circense di origine sinti che lo abbandonò quando aveva due anni. Vive su una barca che un tempo apparteneva al padre adottivo e non ha legami se non quello con la sua moto, che gli fa riscoprire l'anima nomade. Seduto al tavolino di un chiosco vicino al mare, sta aspettando una persona legata a un passato dal quale è fuggito molti anni prima, dopo aver vissuto la delusione del tradimento. Pietro, l'amico con cui condivideva sogni e ideali, che era come un fratello finché l'amore per Giulia non li ha divisi mandando tutto in frantumi. Una distanza incolmabile che fatalmente si è quasi annullata a Genova, nei drammatici giorni del G8, dove entrambi, senza saperlo, si trovavano a pochi metri l'uno dall'altro, solo su due fronti opposti: Massimo tra chi vestiva la divisa, Pietro tra i manifestanti No-global. Un'esperienza sconvolgente che, in modo diverso, ha lasciato su di loro cicatrici profonde. È giunto il momento della resa dei conti fra due anime una volta vicine, separate dalle scelte personali e dagli schieramenti. Un incontro che forse permetterà a entrambi di ripartire finalmente con una nuova vita. Sullo sfondo di uno degli eventi più tragici della storia recente, un romanzo di tensione mette in scena i destini di due amici che si ritrovano inesorabilmente ai due lati della barricata.
Le magnifiche invenzioni
Mara Fortuna
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 396
Napoli, 1888. Da poco in città si è spenta l'eco del colera, ma il senso di precarietà continua a scorrere invisibile nelle vene dei suoi abitanti. È così anche per Gaetano e Tunino, due giovani fratelli che vivono nel quartiere del Cavone, dove tutto puzza di miseria e anche il sole, quando ci arriva, non riesce a portare allegria. Gaetano, una promessa del balletto, è chiamato 'o ciucciariello dai suoi compagni perché è stato per anni lo sguattero del teatro, mentre Tunino, apprendista fabbro, è tormentato dagli scugnizzi di strada, che lo chiamano 'o frate d'o femminiello, ma sogna di diventare un inventore. Quando incontrano Étienne Jules Marey, scienziato francese e ideatore di un nuovo straordinario apparecchio fotografico, intravedono una possibilità di cambiamento. Con i loro nuovi amici, la rossa Apollonia, una cameriera dallo spirito libero e creativo, e Philippe, musicista anarchico, tentano di costruirsi una vita diversa, ciascuno spinto da una propria forza visionaria, che li porterà fino a Parigi per la grande Esposizione Universale. In una sequenza di cadute e risalite, tra esperimenti di volo, la passione per la coreografia, l'invenzione del cinema e la ricerca dell'amore, le loro storie si intrecciano e si scontrano. Sempre al limite, tra il desiderio e la paura di rompere le regole. Con dolore Gaetano scoprirà che Marey, innovatore e intraprendente nella vita professionale, è rigidamente conformista nel privato. E qualcuno tra loro dovrà pagare un prezzo molto alto per aver osato deviare dalla norma...
Un disco dei Platters
Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 348
La Seconda guerra mondiale volge al termine e in Italia i tedeschi sono in ritirata per l'avanzare degli Alleati. In un paese dell'Appennino Tosco-emiliano, durante una notte gelida e nevosa, una Schwimmwagen percorre a fari spenti una stradina nel bosco. A bordo un ufficiale nazista e un milite repubblichino devono portare a termine una missione di vitale importanza: mettere al sicuro quattro cassette di documenti che per nessun motivo devono cadere in mano al nemico. Purtroppo per loro qualcosa va storto: da lontano riecheggiano raffiche di mitra e lo scoppio di due bombe a mano e dei due non vi è più traccia fino a quando, il mattino successivo, una donna in cerca di legna trova un cadavere in riva al fosso della Guelfa, un torrente che la credenza popolare vuole abitato da uno spirito maligno, la Borda. In effetti, il corpo rinvenuto è privo di occhi, naso e labbra, come fossero stati strappati con violenza da una belva. Siamo agli inizi degli anni Sessanta e il maresciallo campano Benedetto Santovito fa ritorno al paesino appenninico, dove da tempo avvengono morti misteriose: un ragazzo ucciso dall'esplosione di una mina, residuato bellico dell'ultima guerra, e un altro affogato in un corso d'acqua. La paura si diffonde fra la gente e riemergono le antiche superstizioni legate alla Borda, soprattutto perché entrambi i cadaveri vengono trovati con il volto orrendamente dilaniato. Santovito non vorrebbe farsi coinvolgere dalle indagini, ma quando si imbatte in una professoressa molto carina e in un vecchio amico che risveglia in lui certi ricordi, e il Romitto del Castagno, uno strano custode che vive tra le rovine dell'Abbazia, scompare misteriosamente, il maresciallo decide di mettersi di nuovo in gioco. Tra suggestioni autobiografiche e ricordi legati alle comuni radici tosco-emiliane dei due autori prende vita un giallo, un romanzo che mescola thriller e tradizioni popolari.
Fiorire tra le rocce. La via dell'equilibrio quando la vita si fa ripida
Marianna Corona
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 408
A Erto, il paese delle Dolomiti friulane segnato dalla tragedia del Vajont e amato dai climber per le sue magnifiche falesie, c'è una via di roccia che si chiama “Mari's Bad Rock Day”: è dedicata a Marianna Corona, in ricordo del giorno in cui lei proprio su quella parete si bloccò, senza riuscire più a salire né a scendere. Ma Marianna ancora non sapeva che quella era solo una sorta di prova generale, in vista del passaggio ben più duro che la vita le avrebbe riservato nel 2017: la malattia, di fronte alla quale non c'è allenamento o tecnica che venga in soccorso, ma bisogna cercare dentro di sé le risorse per farcela. Sì, perché la vita ha molto in comune con la montagna: è bellissima ma anche piena di rischi, ci chiede l'umiltà di mettere un passo dopo l'altro, di cercare gli appigli giusti, e soprattutto ci costringe a conoscere noi stessi, a dosare il respiro di fronte alle salite, a trovare un equilibrio prima di godere del panorama... In questo libro, che unisce una toccante testimonianza narrativa a una originalissima rivisitazione dei fondamenti della pratica yogica, una giovane donna coraggiosa ci racconta la sua infanzia in una famiglia molto speciale, l'incanto e la durezza del crescere tra le montagne, l'avvicinamento allo yoga e il suo grande respiro, la malattia come momento doloroso ma al tempo stesso capace di rivelare cosa conta davvero. Come osserva Mauro Corona, che di queste pagine è al tempo stesso lettore e protagonista, “sotto le foglie di una scrittura ironica si percepisce l'alito fresco della malinconia, humus positivo che nutre la speranza. [...] Quando il mondo ci crolla addosso e tutto sembra perduto, esce la speranza nascosta in ciò che vedevamo ma non conoscevamo. Per fiorire tra le rocce serve quel tipo di humus”. Con un testo e le illustrazioni di Mauro Corona.
Baudelaire è vivo. I fiori del male tradotti e raccontati
Giuseppe Montesano
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 1296
Possiamo ancora far danzare nelle nostre giornate perdute quello che lui chiamò "il demone fuggitivo dei minuti felici"? Possiamo leggere "I Fiori del male" come uno specchio in cui conoscere noi stessi? E possiamo lasciarci affascinare dalle poesie di Baudelaire in una traduzione che parla a noi oggi? Sì, possiamo: come scoprirà il lettore entrando in "Baudelaire è vivo, dove Montesano traduce e racconta le poesie dei "Fiori del male", dei "Relitti" e dei "Nuovi Fiori del male", messe in corrispondenza con le prose dello "Spleen di Parigi" in un unico libro, dove ogni poesia è esplorata e moltiplicata da racconti, commenti e suggestioni che svelano nei versi i personaggi ambigui e misteriosi di un romanzo. E noi ci accorgiamo che forse non avevamo mai letto "I Fiori del male" viaggiando fino al termine della loro notte, che forse la polvere e l'abitudine ci avevano nascosto interi mondi: e, con un brivido di eccitazione, seguiamo Baudelaire mentre attraversa una realtà appestata dal male cercando una realtà illuminata da poesia e bellezza. Ma per Montesano poesia e bellezza valgono solo perché accendono il coraggio per vivere più intensamente il presente, ed è per questo che Baudelaire è vivo ci racconta la Storia e le storie frivole e feroci della Parigi-Mondo di due secoli fa: annunci della Storia e delle storie che viviamo oggi, smarriti in un tempo che avvilisce l'anima e il corpo ma è anche un tempo pieno di energia, un'energia che possiamo imparare a usare solo andando dal presente al passato per tornare poi, più forti, di nuovo al presente. E in questo viaggio incontriamo la dolcezza delle ragazze innamorate e l'arte enigmatica dell'Alchimia, la bellezza delle donne mature e le visioni dei paradisi artificiali, la rabbia della rivolta e gli amanti ebbri, gli angeli esoterici e il Progresso bugiardo, le labbra di Eros e la vita liberata, i poveri delle periferie e la Magia bianca, i poeti sciamani e i godimenti del Sexus, le dittature mediatiche e la modernità tradita. E scopriamo il sole nero che brillò nella vita di Baudelaire, una incredibile storia d'amore durata tutta la vita tra Charles, il raffinato poeta figlio di famiglia, e Jeanne, la sensuale ex attrice di colore chiamata con disprezzo "la negra": un amore che divampò di erotismi dissennati e tenerezze sconfinate, un amore che cominciò quando avevano vent'anni e non finì mai.
Sanpa, madre amorosa e crudele
Fabio Cantelli Anibaldi
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
In Sanpa, madre amorosa e crudele (pubblicato nel 1996 come “La quiete sotto la pelle”) la comunità fondata da Vincenzo Muccioli è tema centrale, ma in queste pagine c’è molto altro. C’è il mistero dell’adolescenza e la disperata ricerca di un Assoluto immaginato come altrove perché non riconosciuto nel “qui e ora”. C’è il perseguire estasi al confine tra vita e morte, dove il sapere accademico e il giudizio morale balbettano e arrancano.