Libri di Alex Infascelli

Alex ha diciotto anni, i capelli biondo platino, suona in una band e vive per la musica. Sono gli Anni ’80, Roma ricorda la Terra di Mezzo del Signore degli Anelli, divisa da guerre tra paninari, fascisti, comunisti, metallari, punk e skinheads. Alex non fa parte di nessuna di queste tribù e la vita non è facile per chi ha deciso di “non appartenere” a nessuna specifica fazione. In più l’eroina ha raggiunto l’apice della sua forza distruttiva, e ragazzi e ragazze si accasciano per strada, con la siringa nel braccio. Così, quando la sua fidanzata perde la madre e deve trasferirsi a Los Angeles dal padre, Alex dice immediatamente “Vengo con te”. Non può immaginare che il volo intercontinentale sarà solo il primo passo della sua odissea. Perché la West Coast si appresta a diventare il centro del mondo, con l’esplosione del grunge e l’inferno tossico che ne consegue. Alex farà mille mestieri, dal venditore per telefono al tecnico del suono, cambierà mille case, suonerà in diversi gruppi musicali, si sposerà a Las Vegas, verrà arrestato un paio di volte, scoprirà, grazie a un’indovina, che, se anche la musica era stata il suo primo amore, il suo destino è nel cinema. In questo frullatore, Alex incontrerà tutti i miti di quegli anni, da Prince a Matt Groening, da Courtney Love al suo fidanzato, il messia che un’intera generazione stava aspettando: Kurt Cobain.

"S Is For Stanley" è la storia di Emilio D'Alessandro, autista personale di Stanley Kubrick. D'Alessandro conobbe fortuitamente Kubrick a Londra nel 1971, questi lo volle come suo autista personale e con lui instaurò un legame di amicizia profondissimo coronato nel 1999 da una serie di omaggi che il cineasta gli fece nel suo ultimo film, "Eyes Wide Shut". Lo fece recitare in un cameo, diede il suo nome al bar in cui va Tom Cruise, "assunse" la moglie e la figlia Marisa come comparse. Un'amicizia che ha attraversato trent'anni di vita. Vincitore del David di Donatello 2016 come miglior documentario.

Tra verità e leggenda gli anni magici della West Coast, da Seattle a Los Angeles, tra cinema, droga e grunge. Un diciottenne romano innamorato della musica arriva nel 1987 a Los Angeles da Roma, per trasferirsi assieme alla fidanzatina a casa del padre di lei (che, sposato a una strega persiana, sarà arrestato per riciclaggio internazionale). Inizia un'odissea che porterà il ragazzo a fare il venditore per telefono, a sposarsi a Las Vegas per una green card, a essere arrestato un paio di volte, a incontrare tutti i miti di quegli anni - da Prince a David Lynch, fino a Kurt Cobain e Courtney Love -, a fare un provino come batterista per un piccolo gruppo di Seattle chiamato Pearl Jam, a provare l'eroina per diventarne subito drammaticamente dipendente, e a scoprire, grazie a un'indovina, che la musica era il suo primo amore, ma che il suo destino era il cinema...