Libri di Andrea Pinotti
Alla soglia dell'immagine. Da Narciso alla realtà virtuale
Andrea Pinotti
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 256
"Entrare nell'immagine: un desiderio che accompagna l'umanità dall'alba dei tempi, perdendosi nelle nebbie del mito. Un desiderio che nei secoli ogni cultura visuale ha cercato di realizzare con i mezzi di volta in volta disponibili. E che oggi le tecnologie di realtà virtuale promettono di soddisfare: l'immagine si fa ambiente immersivo, ci avvolge a 360 gradi, è presenza in carne e ossa. Saltano le cornici che la confinavano in un mondo a parte. Persino il medium in cui si concretizza sembra farsi trasparente. Una volta aperto il passaggio fra il mondo reale e il mondo iconico, dobbiamo però aspettarci un varco percorribile nei due sensi: penetriamo nel mondo dell'immagine, ma l'immagine esonda nel nostro mondo. Al desiderio si accompagna il timore per tale tracimazione. Questo libro esplora quel doppio movimento, e ricostruisce la storia di quel desiderio-timore, delle fantasie che ha innescato e delle strategie escogitate per corrispondervi: dal proto-immersivo Narciso ai caschi VR, passando per il trompe-l'oeil e le sculture viventi, gli specchi e le architetture illusionistiche, i panorami e le fantasmagorie, l'arte-ambiente, il cinema in 3D. Indugiando sulla soglia che al contempo separa e congiunge quei due mondi, ne subiamo il fascino, e ne apprezziamo il rischio". (Andrea Pinotti)
Nonumento. Un paradosso della memoria
Andrea Pinotti
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2023
pagine: 320
Affidiamo le nostre memorie ai monumenti perché le conservino per noi. Così possiamo permetterci di dimenticarle. È questo il paradosso che affligge il memoriale: costruito come dispositivo di rammemorazione, si ribalta nel suo contrario, e diventa macchina di oblio. L’arte monumentale contemporanea si è ingegnata per trovare una terapia a questa patologia. A partire dagli anni sessanta si è formato un movimento eterogeneo, spesso radicale e non di rado contraddittorio, di artisti implicati nella progettazione di “contromonumenti” o “antimonumenti”: congegni che per via negativa ci interrogano profondamente nel nostro rapporto paradossale con la memoria e l’oblio. Rifacendosi liberamente ai non-uments di Gordon Matta-Clark, Andrea Pinotti, preferisce chiamarli “nonumenti” e ne offre una grammatica e una tipologia. Ma ci riesce davvero, il nonumento, a fare meglio del monumento? Davvero un parallelepipedo o una fontana che spariscono nel terreno gestiscono meglio le nostre smemoratezze rispetto a un obelisco o a una colonna orgogliosamente eretti nella loro ostinata verticalità? Davvero una performance o un re-enactment che durano pochi minuti o poche ore, risultano più efficaci di un mausoleo ben piantato dove sta da centinaia di anni? Davvero aria, luce, colori, bits, ci salvaguardano dall’amnesia più di pietra, bronzo, ferro? Queste domande risultano oggi urgenti più che mai: il tema del memoriale è tornato alla ribalta, proprio quando ci si impegna da più parti a buttarne giù il più possibile. In un’epoca in cui le statue vengono gettate nelle discariche come conseguenza dell’ondata di violenza iconoclasta ispirata dalla cosiddetta cancel culture o woke culture, questo libro propone una riflessione insieme estetica e politica sull’arte monumentale contemporanea e sulla contraddizione che l’affligge: negare il monumento, per riaffermarlo. Fare il nonumento.
Cultura visuale. Immagini, sguardi, media, dispositivi
Andrea Pinotti, Antonio Somaini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 290
Nel corso degli ultimi trent'anni la rapida evoluzione delle tecnologie digitali ha determinato la comparsa di nuove tipologie di immagini e di nuovi dispositivi di visione, introducendo forme inedite di visualizzazione e di spettatorialità. A fronte di un panorama iconico e mediale in continua trasformazione, diventa sempre piú urgente elaborare una serie di concetti e di strumenti in grado di aiutarci a comprendere la dimensione culturale tecnicamente, socialmente e storicamente determinata - delle immagini e dello sguardo. Il volume ricostruisce innanzitutto le origini del concetto di "cultura visuale" e lo sviluppo di quell'ampio campo di studi che si è affermato a livello internazionale con i nomi di visual culture studies e Bildwissenschaft, determinando una vera e propria svolta iconica nelle scienze umane e sociali (e persino in settori rilevanti delle scienze naturali). Vengono quindi presentate le coordinate teoriche e metodologiche essenziali per affrontare un'analisi critica delle culture visuali del presente e del passato.
Complessità pandemica. Una critica interdisciplinare
Eva Wiesmann, Luigi Contadini, Cristiana Corsi, Roberto Donà, Federica Ferrari, Guido Gherardi, Federica Pinotti, Andrea Roli, Luca Sammicheli, Laura Stancampiano
Libro: Libro in brossura
editore: La Vela (Viareggio)
anno edizione: 2023
pagine: 240
Questo libro raccoglie saggi di un gruppo di studiosi che appartengono a diversi ambiti disciplinari, ma che hanno un unico intento: proporre una riflessione critica sulla gestione pandemica e su altre emergenze che hanno segnato la vita di questi ultimi anni. Le riflessioni non sono solo il frutto del lavoro individuale, ma anche di un intenso confronto avvenuto durante incontri e seminari che si sono succeduti a cadenze regolari. Il risultato è molto di più della somma delle sue parti. Si riscontrano, infatti, tra i vari scritti, profonde connessioni e inaspettate analogie, per quanto essi rispondano a premesse teoriche molto diverse: filosofia, letteratura, psicologia, comunicazione, sistemi complessi, fisica (entropia), giurisprudenza, gestione aziendale (sviluppo dell’individuo e delle organizzazioni), linguistica. L’auspicio è che questo libro possa trasmettere, oltre ai contenuti, anche il desiderio di dialogo e di crescita, di accoglienza e di libertà di pensiero che ha caratterizzato il lavoro degli autori e che sta alimentando un movimento, per quanto minoritario, diffuso capillarmente nel tessuto sociale e destinato a crescere fecondo.
Materie, spazi, visioni. Sophie Ko, Marco Andrea Magni, Valerie Krause. Ediz. italiana e inglese
Giulia Bortoluzzi, Francesca Pasini, Andrea Pinotti, Giorgio Verzotti
Libro: Libro in brossura
editore: BUILDING
anno edizione: 2020
pagine: 139
Il rovescio dell'immagine. Destra e sinistra nell'arte
Andrea Pinotti
Libro: Copertina morbida
editore: Tre Lune
anno edizione: 2010
pagine: 288
Non capita spesso che qualcuno si domandi se l'inversione cui vanno incontro nella realizzazione degli arazzi abbia giovato o nuociuto ai cartoni di Raffaello, e quando ciò avviene la risposta è generalmente negativa. Possibile che Raffaello, posto di fronte al problema dell'inversione, si sia preoccupato di un unico dettaglio contenutistico e abbia trascurato, con somma negligenza, l'unità dell'insieme?
Memorie del neutro. Morfologia dell'immagine in Aby Warburg
Andrea Pinotti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2001
pagine: 210
Il corpo dello stile. Storia dell'arte come storia dell'estetica a partire da Semper, Riegl, Wölfflin
Andrea Pinotti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2001
pagine: 239
Empatia. Storia di un'idea da Platone al postumano
Andrea Pinotti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 207
"Mettiti nei miei panni!". Quante volte ce lo siamo sentito dire; quante volte noi stessi lo abbiamo preteso dagli altri. Quante volte ci è sembrato di riuscirci; quante volte abbiamo dovuto riconoscere che non ce la si fa. 'Empatia' è una parola per questo sforzo, per questo desiderio, per questo bisogno. Una parola che da nome a un problema: come faccio a sentire quel che senti tu? Come posso immedesimarmi, io che non sono te, nei tuoi vissuti, nella tua vita? È possibile che io vi riesca, e che mi apra così all'altro, che a sua volta si apre a me? O sono invece destinato a rimanere rinchiuso in me stesso come in una bolla impermeabile? Questo libro racconta la storia, complessa e affascinante, di una questione che ricorre in campi disciplinari differenti: dalla filosofia alla psicologia e alla psicoanalisi, dall'antropologia alla storiografia, dall'estetica all'etica, dagli studi culturali e di genere alle neuroscienze. Andrea Pinotti, con un linguaggio accessibile al lettore non specialista, stila una mappa esaustiva dei territori del sapere in cui è implicato il problema della relazione con l'altro da sé. Relazione che non riguarda solo gli esseri umani ma anche il mondo degli animali e delle cose: che non sono mai cose e basta, ma hanno un carattere, un'anima propria, che entra in consonanza o dissonanza con noi. Stare dunque insieme con gli altri e con le cose: questo libro non ci insegna come dobbiamo farlo, ma ci aiuta a comprendere come lo facciamo.
Estetica della pittura
Andrea Pinotti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 255
Come si pensa quando si pensa? E con che cosa? Fin dalle sue origini, la filosofia ha sempre risposto: si pensa ragionando con i concetti, e con l'anima che guarda alle idee. È un insegnamento di Platone, che infatti vuole allontanare dalla sua città ideale gli amici delle immagini, i pittori, produttori di apparenze. Ma da quel primo esilio la pittura non ha cessato di interrogare la filosofia, opponendo alla visione disincarnata delle idee praticata dall'occhio dello spirito la visione concreta di linee e colori, praticata dall'occhio del corpo: un pungolo costante, che contenderà per secoli al pensiero il primato dell'autentico vedere e di un diverso pensare. Questo libro racconta la storia di quell'interrogazione, e le risposte che via via i filosofi hanno cercato nelle loro estetiche, individuando i problemi fondamentali che, dall'antichità ai giorni nostri, sempre di nuovo vengono riproposti: imitazione ed espressione, disegno e colore, forma e contenuto, figurazione e astrazione. Fino al Novecento: quando la riabilitazione del corpo e dell'immagine ha rimesso tutto in discussione, e i filosofi hanno trovato nei pittori un tempo esiliati una nuova casa per il loro pensiero.
Quadro e tipo. L'estetico in Burckhardt
Andrea Pinotti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2004
pagine: 210
Jacob Burckhardt diffidava della filosofia: essa gli si presentava nella maschera mortuaria dell'idea astratta e del soffocante sistema; a lui, che aveva sempre fatto del pensiero concreto, attaccato alle cose singole, un punto d'onore. Eppure tenne ripetutamente corsi di estetica, che è disciplina filosofica: perché questa concessione al nemico? Nell'introdurre all'estetica burckhardtiana (e alla sua eredità, spartita nel Novecento fra formalismo e iconologia), questo lavoro tenta di rispondere a tale domanda meditando sulla soluzione che Burckhardt volle opporre alla filosofia come pensiero di idee e costruzione di sistemi: morfologia come composizione di quadri e visione di tipi.