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Libri di Carlo Emilio Gadda

I Luigi di Francia

I Luigi di Francia

Carlo Emilio Gadda

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2021

pagine: 305

«Saint-Simon era uno dei suoi autori prediletti e anche il cardinale De Retz» ricorda Giulio Cattaneo, testimone degli anni di Gadda alla Rai. Sicché «guai a toccargli gli storici francesi soprattutto quando le critiche erano mosse da storici italiani, così noiosi al loro confronto, senza spirito, senza il gusto del pettegolezzo» - nonché più inclini a reticenze e compromessi. Non sorprende allora che nel 1952 il neoredattore radiofonico abbia scelto per un ciclo di trasmissioni i quattro Luigi di Francia (salvo poi arrestarsi a Luigi XV) e si sia pazzamente divertito a ritrarre, con verve indiavolata, Maria de' Medici e l'«ombra di ocaggine» che le soffondeva il viso; il malaticcio Luigi XIII, che pur detestando «di tutto cuore il gentil sesso» riesce a dare alla Francia un gagliardo «marmocchiaccio»; la reggente Anna d'Austria, che rimaneva a letto sino a mezzogiorno e «s'impippiava delle più delicate cibarie»; Mazzarino, che biascicava un francese «di timbro siculo-romanesco», tanto che il «decreto di unione» (arrêt d'union) si trasformava nella sua bocca «in un arresto di cipolle: in un "arrêt d'oignons"»; Madame de Montespan, «dilapidatrice spaventosa» e artefice di esorcismi e veleni; e insieme guerre, amori, intrighi, tumulti, riforme. Né meraviglia che Gadda, pur rispettoso della «limpidità del dettato» imposta dalla Rai, si sia concesso, nel tradurre gli amati storici, tocchi di incantevole irriverenza: «Bei consigli poteva dare una tal grulla [Anna d'Austria] a uno che stava per tirar le cuoia!» scrive citando l'Histoire de France di Michelet.
15,00
La casa dei ricchi

La casa dei ricchi

Carlo Emilio Gadda

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2021

pagine: 87

Nel 1948 le «miserrime configurazioni argentarie» spingono Gadda ad accettare un arduo incarico: ricavare dal Pasticciaccio incompleto (ne erano uscite solo cinque puntate in rivista) il soggetto di un film - il che significava svelarne il plot. Il palazzo degli ori gli costa un mese di fatica, ma non soddisfa la Lux Film, che gli chiede di riscriverlo e, soprattutto, compendiarlo: La casa dei ricchi, presentato qui per la prima volta, è il sorprendente esito di quella tormentosa potatura.
5,00
La cognizione del dolore

La cognizione del dolore

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2019

pagine: 381

A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d’una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore – preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ‒ che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ‒, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
14,00
«Sono il pero e la zucca di me stesso». Carteggio 1930-1970

«Sono il pero e la zucca di me stesso». Carteggio 1930-1970

Carlo Emilio Gadda, Alessandro Bonsanti

Libro: Copertina morbida

editore: Olschki

anno edizione: 2021

pagine: 390

Alessandro Bonsanti e Carlo Emilio Gadda erano legati da una profonda amicizia che a partire dal 1930 si tradusse anche in un fitto scambio epistolare, di cui rimangono oltre 300 lettere in gran parte finora inedite. Il documento di un sodalizio tra i più significativi del Novecento letterario italiano, di una frequentazioen che attraversa le difficoltà della vita quotidiana e le tragedie della storia, in un'Italia che dai tetri anni del fascismo si evolve verso una faticosa e frastornante modernità. Con la capacità che appartiene solo ai carteggi di svelare retroscena e mostrare la realtà con scorci inconsueti, da queste pagine emergono l'intimo percorso biografico e letterario-editoriale di Gadda e il ruolo fondamentale svolto da Bonsanti nel sostenerlo e nel sollecitarlo a scrivere, consentendo una lettura dei due intellettuali a cui la critica non può portare e fino a oggi sconosicuta.
35,00
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Carlo Emilio Gadda

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2018

pagine: 380

Nel giro di pochi giorni, nel marzo del 1927, un furto di denaro e gioielli ai danni di una svaporata e fantasiosa vedova, la contessa Menegazzi, e poi l'omicidio della ricca, splendida e malinconica Liliana Balducci, sgozzata con ferocia inaudita, incrinano la decorosa quiete di un grigio palazzo abitato da pescecani, in via Merulana, come se una «vampa calda, vorace, avventatasi fuori dall'inferno» l'avesse d'improvviso investito - una vampa di cupidigia e brutale passione. Indaga su entrambi i casi, forse collegati, Francesco Ingravallo, perspicace commissario-filosofo e segreto ammiratore di Liliana: ma la sua livida, rabbiosa determinazione, il suo prodigioso intuito per il «quanto di erotia» che ogni delitto nasconde e le pressioni di chi pretende a ogni costo un colpevole da dare in pasto alla «moltitudine pazza» non basteranno ad aver ragione del disordine e del Male. L'inchiesta sui torbidi misteri del «palazzo dell'Oro» gli concederà, al più, la medesima, lacerante cognizione del dolore di Gonzalo Pirobutirro. Giallo abnorme, temerario, enigmatico, frutto della irresistibile attrazione che su Gadda esercitavano il romanzo e i crimini tenebrosi ma insieme di una tensione conoscitiva che finisce per travolgere ogni possibile plot, il Pasticciaccio è anche il ritratto di una città e di una nazione degradate dalla follia narcisistica del Tiranno, dove si riversa a ondate tumultuose una realtà perturbata e molteplice - e dove, a rappresentarla, sono convocate, in uno sforzo immane, tutte le risorse della nostra lingua, dei dialetti, delle scienze e delle tecniche.
18,00
Eros e Priapo. Ediz. originale

Eros e Priapo. Ediz. originale

Carlo Emilio Gadda

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 451

Scritto fra il 1944 e il 1945, respinto come "intollerabilmente osceno" da prestigiose riviste (con l'eccezione di "Officina", che ne accoglie una sezione fra il 1955 e il 1956) e pubblicato solo nel 1967 in una redazione drasticamente rimaneggiata ed edulcorata, "Eros e Priapo" ci appare oggi, grazie alla scoperta dell'autografo, nella sua autentica fisionomia: vituperante invettiva contro Mussolini - il Priapo Maccherone Maramaldo -, la sua foja di sé medesimo, le sue turpi menzogne, la sua masnada predatrice e la sua claque di femmine fanatizzate, certo. Ma, insieme, freudiano trattato di psicopatologia delle masse, autobiografia di un'intera nazione, micidiale requisitoria contro ogni abdicazione ai principi di Logos (cioè alla ratio e alla coscienza etica) e contro i tiranni di ogni tempo. E, soprattutto, vibrante monito a guardarsi dalle degenerazioni di Eros - responsabili dei comportamenti della banda assassina così come dell'idolatria della moltitudine-femmina nei confronti del Gran Somaro Nocchiero -, a raffrenarle, a sublimarle in un impeto eroico o "impeto-disciplina". Nel compiere questa impresa - notificare il male e indicare la via di una possibile rinascita Gadda non poteva che ricorrere a una lingua sontuosa e abnorme, che gareggia in audacia e insolenza con Porta, Belli, Aretino - e che la versione originale ci rivela ancor più violenta, sboccata e oltraggiosa.
28,00
L'Adalgisa. Disegni milanesi

L'Adalgisa. Disegni milanesi

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2014

pagine: 432

"Dopo 'I promessi sposi', non esiste, nella letteratura italiana, nessuna rappresentazione d'una città così ricca, complessa, variegata, sonora come nella bellissima 'L'Adalgisa'. Come in Manzoni, la città è Milano: la storia, la società, la psicologia, la cultura, i costumi, i riti, la lingua, l'esistenza quotidiana di Milano, di cui Gadda vuole rappresentare la totalità enciclopedica. Niente deve sfuggire al suo sguardo onnicomprensivo di storico-entomologo-mineralogista: nemmeno il minimo frammento o la minima possibilità... La sua Milano era quella moderna: tra la fine dell'Ottocento e il 1940; la Milano degli anni in cui scriveva febbrilmente romanzi destinati a rimanere incompiuti. Malgrado lo sguardo satirico, aveva per quella città un affetto senza limiti. Amava il suo senso di gruppo, l'affettuosità sincera e recitata, 'la festevolezza e allegria squillanti', la bonomia un po' sciocca, il moralismo spesso grottesco, la velocità in tutte le occasioni della vita, l'intraprendenza, il buon senso a volte assurdo, un vago alone di demenza e, soprattutto, una vocalità femminile che nessun freno poteva arrestare." (Pietro Citati)
15,00
Assalto con mine alla montagna

Assalto con mine alla montagna

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro rilegato

editore: De Piante Editore

anno edizione: 2023

pagine: 28

Gli scritti di Carlo Emilio Gadda apparsi su giornali e riviste rappresentano un'attività variopinta e pluridecennale: articoli di arte, divagazioni letterarie, profili di scrittori, ritratti di luoghi, articoli di tema tecnico. Un corpus che è stato largamente indagato e pubblicato, ma qualcosa può sfuggire alle maglie, come è accaduto per Assalto con mine alla montagna. L'articolo era sfuggito all'osservazione ed è stato rintracciato dal curatore lungo un percorso di ricerca dai lati anche curiosi. Pubblicato il 13 agosto 1934 nel quotidiano milanese "L'Ambrosiano", era stato ripubblicato col diverso titolo in un volume che, essendo molto raro, ha celato il testo per decenni. Il soggetto è semplice: Gadda aveva partecipato l'11 agosto al brillamento di un'enorme mina alle cave di Carrara, in un evento che attrasse molti curiosi. Ne nacque un testo che descrive con agilità giornalistica l'evento senza rinunciare all'uso del plurilinguismo virtuosistico tipico di Gadda. Esistono altri suoi testi sulla cultura del marmo, ma questo pezzo è sul piano stilistico il più interessante. Col suo ritrovamento viene inoltre dimostrato che il lavoro bibliografico su Gadda non è concluso.
30,00
Giornale di guerra e di prigionia

Giornale di guerra e di prigionia

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 626

Per il sottotenente Gadda, che l’aveva auspicata come «necessaria e santa», la Grande Guerra si rivela uno scontro durissimo. Più ancora che con il nemico, con ciò che scatenava in lui un’indignazione così violenta da sfiorare la «volontà omicida»: la meschinità della «vita pantanosa» di caserma, che spegne ogni aspirazione alla lotta; l’incompetenza dei grandi generali; l’«egotismo cretino dell’italiano» che di tutto fa una questione personale; l’indegnità morale dei vigliacchi, degli imboscati e dei profittatori, che costringevano gli alpini a marciare con scarpe rotte: «se ieri avessi avuto innanzi un fabbricatore di calzature, l’avrei provocato a una rissa, per finirlo a coltellate» confessa. Ma lo scontro più lacerante, e fondatore, è quello che Gadda ingaggia con sé stesso: con l’orrore e la tristezza della solitudine, con un «sistema nervoso» viziato da «una sensitività morbile», con una insufficienza nell’agire che gli impedisce di tradurre in atto i tesori di preparazione tecnica, senso di sacrificio, spirito di disciplina che abitano in lui: «Mi manca l’energia, la severità, la sicurezza di me stesso, proprie dell’uomo che... agisce, agisce, agisce a furia di spontaneità e di estrinsecazione volitiva». La disfatta di Caporetto e la prigionia in Germania peseranno come un macigno sul bilancio della partecipazione di Gadda alla guerra, ma il tempo dimostrerà che l’officina del Giornale – primo sofferto atto di conoscenza del mondo e della propria realtà psichica – segna la nascita del più grande prosatore italiano del Novecento.
35,00
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 370

Nel giro di pochi giorni, nel marzo del 1927, un furto di denaro e gioielli ai danni di una svaporata e fantasiosa vedova, la contessa Menegazzi, e poi l'omicidio della ricca, splendida e malinconica Liliana Balducci, sgozzata con ferocia inaudita, incrinano la decorosa quiete di un grigio palazzo abitato da pescecani, in via Merulana, come se una «vampa calda, vorace, avventatasi fuori dall'inferno» l'avesse d'improvviso investito — una vampa di cupidigia e brutale passione. Indaga su entrambi i casi, forse collegati, Francesco Ingravallo, perspicace commissario-filosofo e segreto ammiratore di Liliana: ma la sua livida, rabbiosa determinazione, il suo prodigioso intuito per il «quanto di erotia» che ogni delitto nasconde e le pressioni di chi pretende a ogni costo un colpevole da dare in pasto alla «moltitudine pazza» non basteranno ad aver ragione del disordine e del Male. L'inchiesta sui torbidi misteri del «palazzo dell'Oro» gli concederà, al più, la medesima, lacerante cognizione del dolore di Gonzalo Pirobutirro. Giallo abnorme, temerario, enigmatico, frutto della irresistibile attrazione che su Gadda esercitavano il romanzo e i crimini tenebrosi ma insieme di una tensione conoscitiva che finisce per travolgere ogni possibile plot, il Pasticciaccio è anche il ritratto di una città e di una nazione degradate dalla follia narcisistica del Tiranno, dove si riversa a ondate tumultuose una realtà perturbata e molteplice — e dove, a rappresentarla, sono convocate, in uno sforzo immane, tutte le risorse della nostra lingua, dei dialetti, delle scienze e delle tecniche.
14,00
Romanzi e racconti. Volume Vol. 1

Romanzi e racconti. Volume Vol. 1

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2022

pagine: 912

Attraverso geniali miscugli dialettali, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e grazie al continuo e imprevedibile stravolgimento delle strutture romanzesche tradizionali, Carlo Emilio Gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana. Nutrito di cultura umanistica e scientifica, acceso di ribollenti umori e di un'acuta passione morale e civile, si può considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico. In questo volume Lo strano ingegner Gadda di Gianfranco Contini Presentazione di Dante Isella La Madonna dei Filosofi a cura di Raffaella Rodondi Il castello di Udine Appendice al «Castello di Udine» a cura di Raffaella Rodondi L'Adalgisa (disegni milanesi) a cura di Guido Lucchini La cognizione del dolore a cura di Emilio Manzotti.
15,00
Romanzi e racconti. Volume Vol. 2

Romanzi e racconti. Volume Vol. 2

Carlo Emilio Gadda

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2022

pagine: 1344

Attraverso geniali miscugli dialettali, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e grazie al continuo e imprevedibile stravolgimento delle strutture romanzesche tradizionali, Carlo Emilio Gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana. Nutrito di cultura umanistica e scientifica, acceso di ribollenti umori e di un'acuta passione morale e civile, si può considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico. In questo volume: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (redazione di «Letteratura», 1946-47) a cura di Giorgio Pinotti La meccanica a cura di Dante Isella Accoppiamenti giudiziosi a cura di Raffaella Rodondi Racconti dispersi a cura di Dante Isella Racconti incompiuti a cura di Dante Isella.
18,00

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