Saggistica

Anatomia del borghese

Anatomia del borghese

Léon Bloy

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 164

Un saggio irriverente sulla cultura borghese e il conformismo, nel quale si scatena lo spirito incandescente di Léon Bloy. Léon Bloy (1846-1917) fu in continua polemica con la società del suo tempo, e in particolare con la borghesia e la sua cultura, irridendone i "luoghi comuni" in questa Anatomia, apprezzata in particolare da Walter Benjamin. Molti di questi "luoghi comuni" sono tuttora presenti nel mondo contemporaneo ché, nella sua essenza, la borghesia non è certo cambiata (al suo opposto ci sono per Bloy i poveri), nonostante i suoi faticosi aggiornamenti. "Bisogna mangiare per vivere", "Gli affari sono affari", "Tutte le strade portano a Roma"... Con verve satirica di prim'ordine, Bloy li mette in discussione con spietata e implacabile acutezza, mostrandone superficialità e stupidità. Ognuna di queste esegesi ha il piglio del racconto, la forza dell'esempio. Forse solo Flaubert con i suoi Bouvard e Pécuchet così formidabilmente stupidi è stato pari a Léon Bloy.
10,00
Terremoti (San Juan Parangaricútiro)

Terremoti (San Juan Parangaricútiro)

Victor Serge

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 86

Victor Serge, figlio di esuli russi in Belgio in fuga dallo zarismo, prese parte da anarchico a molti movimenti rivoluzionari, prima di aderire al bolscevismo diventando intimo di Trotskij, ma finì nel gulag in quanto critico della deriva autoritaria della rivoluzione. Le proteste internazionali, aperte da Salvemini, indussero Stalin a liberarlo e, dopo gli anni del Fronte Popolare in Francia, egli dovette emigrare ancora, nel lontano Messico dove morì. Fu lì che scrisse questo appassionato pamphlet sulla nascita di un vulcano alla quale poté assistere, vicino allo sperduto villaggio di San Juan Parangaricútiro, che fu tradotto nel 1991 per la rivista "Linea d'ombra" dal giovane e geniale scrittore sardo prematuramente scomparso Sergio Atzeni. Una riflessione sull'umana precarietà e sulla forza della natura in confronto con la storia, da un luogo dove la parola "terremoto" non ha solo un significato metaforico.
8,00
I Luigi di Francia

I Luigi di Francia

Carlo Emilio Gadda

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 305

«Saint-Simon era uno dei suoi autori prediletti e anche il cardinale De Retz» ricorda Giulio Cattaneo, testimone degli anni di Gadda alla Rai. Sicché «guai a toccargli gli storici francesi soprattutto quando le critiche erano mosse da storici italiani, così noiosi al loro confronto, senza spirito, senza il gusto del pettegolezzo» - nonché più inclini a reticenze e compromessi. Non sorprende allora che nel 1952 il neoredattore radiofonico abbia scelto per un ciclo di trasmissioni i quattro Luigi di Francia (salvo poi arrestarsi a Luigi XV) e si sia pazzamente divertito a ritrarre, con verve indiavolata, Maria de' Medici e l'«ombra di ocaggine» che le soffondeva il viso; il malaticcio Luigi XIII, che pur detestando «di tutto cuore il gentil sesso» riesce a dare alla Francia un gagliardo «marmocchiaccio»; la reggente Anna d'Austria, che rimaneva a letto sino a mezzogiorno e «s'impippiava delle più delicate cibarie»; Mazzarino, che biascicava un francese «di timbro siculo-romanesco», tanto che il «decreto di unione» (arrêt d'union) si trasformava nella sua bocca «in un arresto di cipolle: in un "arrêt d'oignons"»; Madame de Montespan, «dilapidatrice spaventosa» e artefice di esorcismi e veleni; e insieme guerre, amori, intrighi, tumulti, riforme. Né meraviglia che Gadda, pur rispettoso della «limpidità del dettato» imposta dalla Rai, si sia concesso, nel tradurre gli amati storici, tocchi di incantevole irriverenza: «Bei consigli poteva dare una tal grulla [Anna d'Austria] a uno che stava per tirar le cuoia!» scrive citando l'Histoire de France di Michelet.
15,00
La strada di Wigan Pier

La strada di Wigan Pier

George Orwell

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 224

Pubblicato nel 1937 e introvabile da anni, The Road to Wigan Pier è uno dei libri più acuti di Orwell. La prima parte è un'inchiesta narrativa sulle zone industriali del nord dell'Inghilterra che racconta dal di dentro le condizioni di vita degli operai: le miniere, la pessima situazione abitativa, la disoccupazione. La seconda parte è un pungente pamphlet, una critica del socialismo dogmatico della borghesia inglese lontana dalla classe operaia, atteggiamento che porta a un allontanamento dal socialismo delle persone che invece ne beneficerebbero. Orwell non fa una mera elencazione delle sofferenze dei lavoratori, si immerge invece col proprio corpo - condizione per lui irrinunciabile - nell'esperienza della miseria smascherando di contro il falso atteggiamento della classe media verso il proletariato. Una denuncia attuale più che mai in un momento storico in cui la sinistra istituzionale e i media mainstream considerano morta la classe operaia, quando invece a morire numerosi sono ancora i lavoratori e le lavoratrici.
16,00
Giornalismo culturale. Un'introduzione al millennio breve

Giornalismo culturale. Un'introduzione al millennio breve

Alfonso Berardinelli

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 976

«La critica letteraria è in via di sparizione sia perché gran parte dell'attuale letteratura non è più un oggetto che abbia interesse critico, sia perché gli studiosi non è detto che siano lettori interessati a formulare giudizi.» Queste righe di Alfonso Berardinelli potrebbero suonare come un addio alla critica letteraria. E in effetti sembrano spiegare perché in "Giornalismo culturale" la critica letteraria sia in netta minoranza. Dal 2013 al 2020, periodo nel quale sono stati scritti gli articoli qui raccolti, l'oggetto privilegiato non è la letteratura, ma la cultura nel suo insieme: le idee correnti o dominanti, le élite intellettuali, i linguaggi, le istituzioni, le mode culturali, i luoghi comuni del discorso politico e gli effetti della rete sulla vita di tutti. Eppure quello di Berardinelli è un giornalismo culturale anomalo e singolarmente enciclopedico. È soprattutto analisi del conformismo sociale, delle sue ragioni e delle forme in cui si manifesta. Ed è contraddistinto da una grande mobilità critica a partire dalla grande varietà di occasioni, spunti e casi offerti dall'attualità e dalla cronaca - cui fa da corrispettivo una grande varietà di stili, che spaziano dalla dialettica argomentativa all'ironia distanziante alla vera e propria satira culturale. Una satira tanto più necessaria da quando arti, scienze, filosofia e letteratura sono viste come valori in sé, attività autogarantite e indiscutibili per principio, al punto da far sembrare scorretta o inconcepibile qualunque valutazione selettiva e qualitativa che orienti in una cultura di massa in continua espansione e da cui gli stessi intellettuali sono stati conquistati, ipnotizzati e disarmati. Per Berardinelli il giornalismo culturale è un genere letterario nel quale esprimersi pienamente, in prima persona, con le proprie insofferenze e idiosincrasie, praticato attraverso la critica dei linguaggi specializzati e gergali a partire dalla lingua comune e da un'ottica che non trascura mai di mettere a confronto le parole e le cose, le maschere culturali e le realtà di fatto, per quanto ambigue e sfuggenti siano. Un punto di vista inconsueto sul reale, attraverso cui scoprire verità prima celate.
32,00
L'inferno è una buona memoria. Visioni da «Le nebbie di Avalon» di Marion Zimmer Bradley

L'inferno è una buona memoria. Visioni da «Le nebbie di Avalon» di Marion Zimmer Bradley

Michela Murgia

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 128

Quanto somiglia Cabras, Sardegna, paese natale di Michela Murgia, ad Avalon, Britannia, luogo mitico di Re Artù e della spada nella roccia? Se Morgana, Igraine e Viviana, le "Signore del Lago", hanno il potere di sollevare le nebbie con le parole e influenzare le vite dei cavalieri della Tavola Rotonda, Michela Murgia, nata in mezzo alle acque di Cabras, ha il potere di sollevare le nebbie intorno alle storie e alle idee che ci circondano, raccontandoci la versione delle donne, nel solco ideale di Ave Mary. In un viaggio che comincia in mezzo al mare e in mezzo al mare ritorna, una delle maggiori scrittrici italiane racconta come e perché è diventata femminista, come e perché ha cominciato a temere le gerarchie religiose, come e perché non ha mai smesso di giocare di ruolo nel mondo magico di Lot, come e perché certi libri che ci hanno fatto crescere, in effetti, li abbiamo mangiati più che letti, e soprattutto come e perché creare ogni giorno il mondo che ci circonda è un gesto politico.
9,00
Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei Fratelli Grimm

Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei Fratelli Grimm

Simona Vinci

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 160

C'è una fiaba in questo libro, e la fiaba racconta di una bambina e di una creatura misteriosa. La Creatura d'acqua scura che striscia nella soffitta è forse il fantasma di un uomo ucciso durante la Resistenza e il cui corpo è stato occultato nello stagno. La Creatura d'acqua scura somiglia - dal buio nel quale la bambina la incontra - al lupo che attende Cappuccetto Rosso, al ginepro che conserva vita e morte nei suoi rami, al fuso di Rosaspina bella addormentata nel bosco, alla mela avvelenata di Biancaneve. La Creatura d'acqua scura torna, come in una favola nera, ad avvertire, raccontare, raccordare la vita adulta e l'infanzia, le colpe e le assoluzioni, i morti propri e quelli degli altri, gli amici perduti e i luoghi ritrovati. Simona Vinci, raccoglitrice di erbe per l'arrosto, fichi per le conserve e storie per queste pagine, continua a dire della sua paura e della nostra, svelando perché abbiamo tutti vissuto nelle Fiabe dei Fratelli Grimm e come, qualche volta, torniamo a viverci. Un viaggio dentro e fuori "il gusto della paura" di una scrittrice italiana che, per sua stessa ammissione, talvolta vede ancora l'invisibile.
9,00
Il lavoro della ragione-Il veramente vero. Testo originale a fronte

Il lavoro della ragione-Il veramente vero. Testo originale a fronte

Charles Péguy

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 96

«Noi sappiamo che la ragione non esaurisce la vita e nemmeno il meglio della vita [...] Ma chiediamo che non si dimentichi che la ragione è per l'umanità la condizione rigorosamente indispensabile [...] E il problema stesso di sapere ciò che spetta alla ragione e ciò che non spetta alla ragione, è solo attraverso il lavoro della ragione che possiamo porcelo». Ogni intrapresa storica che s'instauri nel segno di un'abiura ad un tale lavoro si disporrà sempre a realizzare un cattivo servizio all'umanità: qualsivoglia operazione umanitaria s'inauguri senza (o addirittura contro) la "salute" della ragione non farà che porre le basi per la più mostruosa delle pratiche disumanizzanti. Il programma intenzionale di pensare a "sanificare" l'umanità a condizione di una previa rinuncia ad un tale lavoro della ragione lo si può sentire dichiarato anche "in nome" della ragione - la storia (quella non troppo lontana nel passato) ce lo attesta come déjà vu. "L'incontemporaneo" C. Péguy ce ne dà testimonianza (a sue spese) con testi non meno accesi della vita con cui ne ha esperito il senso. Due di essi, che qui pubblichiamo in traduzione italiana (Vraiment vrai e De la raison), sono occasione preziosa - ad ogni genere di lettore - per recepire nella propria esperienza l'urgenza di un simile lavoro, per scoprire la pertinenza al nostro vissuto presente di quella testimonianza e, dunque, per intraprendere (o riprendere) quel lavoro sullo strumento del pensiero sul cui terreno - solo!? - possono edificarsi iniziative, relazioni, soggetti nel segno storico del "veramente vero". Ne va della "salute" universale dell'umano dentro le pur brutte criticità della storia (personale e sociale che sia): «Noi non difendiamo la ragione contro le altre manifestazioni della vita [...] ma contro le demenze, contro le pazzie. Noi chiediamo che non si faccia credere al popolo che si parli in nome della ragione quando si usano mezzi che non sono i mezzi della ragione».
14,00
I grandi interventi civili: Il caos-Scritti corsari-Lettere luterane

I grandi interventi civili: Il caos-Scritti corsari-Lettere luterane

Pier Paolo Pasolini

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 768

Questo volume raccoglie i più importanti interventi politici e civili che Pier Paolo Pasolini ha affidato alle pagine di quotidiani e riviste: nel serrato dialogo con i lettori tra il 1968 e il 1970 la rubrica Caos, sul settimanale «Tempo», affronta l'attualità politica di quegli anni e le novità culturali, la cronaca pubblica e la vita privata, dando inizio a riflessioni che risulteranno fondamentali per la stagione degli Scritti corsari degli anni Settanta, quando dalle colonne del «Corriere della Sera», del «Mondo», di «Paese sera»; Pasolini discute in pubblico del destino presente e futuro della società italiana, della sua classe dirigente, della fne irreversibile e violenta di una storia secolare. Si arriva infine alle ultime pagine scritte nel 1975, anno della scomparsa, con la violenta requisitoria delle Lettere luterane contro un'Italia vittima di una generalizzata "ansia di conformismo" e di un inarrestabile degrado che sembra non dare ancora oggi segni di rallentamento.
20,00
La fabbrica della nebbia. Piccolo viaggio sentimentale dentro quel che cancella e svela

La fabbrica della nebbia. Piccolo viaggio sentimentale dentro quel che cancella e svela

Gino Cervi

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 96

La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Gino Cervi, giornalista, scrittore e, in particolare, "meccanico di libri", a indagare intorno a quel che di materiale e di immateriale si nasconde e, proprio nel nascondersi, si rivela dentro la nebbia, una delle più potenti macchine letterarie per immaginare e, forse, interpretare il mondo.
9,50
Vocabolario dei desideri

Vocabolario dei desideri

Eshkol Nevo

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 96

A come Amore, B come Baci, C come Confessione, D come Desiderio... Sono ventisei, tante quante sono le lettere dell'alfabeto, le storie contenute in questo libro, frutto di una rubrica settimanale di grande successo tenuta da Eshkol Nevo sulle pagine di Vanity Fair. Raccolte tutte insieme, costituiscono un'opera indispensabile per i lettori dell'autore della Simmetria dei desideri e di Tre piani, un originale viaggio all'interno della costellazione dei desideri, dei sentimenti e degli impulsi da parte di uno scrittore capace di penetrare come pochi nelle pieghe più riposte dell'animo umano. C'è la F di Ferita, dove un piccolo incidente capitato in un supermercato può cambiare il significato di parole grosse come «razzismo» e «antirazzismo»; la G di Guerra, dove una Escape room diventa pretesto, per un ex pilota, di rievocare il passato; c'è la I di Italo Calvino, in cui una passeggiata per le vie di Rondovia, una città progettata perché nessuno dei suoi abitanti si trovi a incontrare per strada un amore del passato, dà la sensazione di averla già conosciuta attraverso le pagine delle Città invisibili. Storie, dalla A alla Z, attraversate dalla «perturbante fragilità» e, insieme, dalle «ambizioni vanagloriose» (Alessandro Piperno) dei personaggi di Nevo al cospetto della forza dirompente dell'amore e del desiderio.
12,50
Le mie verdi colline dell'Umbria

Le mie verdi colline dell'Umbria

Corrado Augias

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 176

Corrado Augias ci conduce tra le sue terre natie in Umbria, un territorio che ci viene disvelato anche attraverso i suoi ricordi personali, fatti di famiglia, sapori, profumi e colori di una terra straordinaria. Questo 13° volume della collana "I luoghi dei sentimenti" arricchisce una raccolta di gemme letterarie che vedono grandi firme della letteratura italiana raccontare il patrimonio storico-artistico del Belpaese.
20,00